Orario
(Mercoledì) 21:00
Dettagli evento
Vincenzo Bellini “Tecum Principium” “Salve Regina” in la maggiore Giovanni Pacini Messa funebre in memoria di Bellini Revisione e trascrizione Sirio Scacchetti Trascrizione Andrea Passanisi Ivanna Speranza soprano Gabriella Colecchia mezzosoprano Anicio Zorzi
Dettagli evento
Vincenzo Bellini
“Tecum Principium”
“Salve Regina” in la maggiore
Giovanni Pacini
Messa funebre in memoria di Bellini
Revisione e trascrizione
Sirio Scacchetti
Trascrizione
Andrea Passanisi
Ivanna Speranza soprano
Gabriella Colecchia mezzosoprano
Anicio Zorzi Giustiniani tenore
Cristian Senn basso
Epifanio Comis direttore
Luigi Petrozziello maestro del coro
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania
Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania
In collaborazione con Arcidiocesi di Catania, Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania e Teatro Massimo Bellini di Catania
Presentazione
Posto all’interno del celeberrimo Salmo “Dixit dominus”, testo musicato dai pù grandi compositori di tutti i tempi (Monteverdi, Vivaldi, Händel), “Tecum principium” fa parte, insieme ad altre composizioni sacre del periodo giovanile, di quegli ‘esercizi’ tanto cari e importanti per la formazione di Vincenzo Bellini.
Tecum principium / in die virtutis tuae / in splendoribus sanctorum: / ex utero ante luciferum genui te.
(A te il principato / nel giorno della tua potenza / tra santi splendori: / dal seno materno ti ho generato).
Si tratta di una composizione sacra di un giovane e ‘promettente’ Bellini per soprano, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni e archi, ricca nell’organico e già indicativa di quella formidabile vena melodica che da sempre ha connotato la cifra stilistica del Cigno catanese. Filippo Cicconetti (Vita di Vincenzo Bellini, 1859) ci riferisce che il compositore «a sette anni scrisse due “Tantum ergo”, un de’ quali eseguito in San Michele Maggiore alla Trinità, alcune romanze, e canzoni siciliane, due messe con vespro, tre “Salve Regina”, ed altre cantate». Con molta probabilità il “Salve Regina” in la maggiore per coro e orchestra venne composto nel periodo in cui Bellini era ancora a Catania anche se, come giustamente afferma la studiosa Maria Rosa De Luca, questa composizione insieme a tante altre «benché ci siano state tramandate da fonti manoscritte (alcuni delle quali autografe), non offrono elementi sufficienti per stabilire se risalgano con certezza a un periodo anteriore o successivo alla partenza di Bellini da Catania per Napoli [14 giugno 1819]».
Il manoscritto si trova nella Biblioteca del Museo civico belliniano (MM2.160-1). Qui di seguito il testo.
Salve, Regina, Mater misericordiae,
vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exsules filii Hevae,
ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos
misericordes oculos ad nos converte.
Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exsilium, ostende.
O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.
Ultimata molto probabilmente nel 1864 la Messa funebre in memoria di Bellini fu composta da Giovanni Pacini «espressamente per il trasporto delle ceneri del Sommo Bellini».
Nato a Catania il 17 febbraio 1796, Pacini apprese dal padre i primi rudimenti dell’arte musicale. Trasferitosi a Bologna studiò contrappunto con il grande padre Mattei. I suoi successi napoletani Amazilia (1825) e L’ultimo giorni di Pompei (1825) proiettarono il giovane compositore su importanti palcoscenici, proprio negli anni della formazione napoletana del Bellini.
E fu infatti a Milano che maturò una leggendaria competizione, complice la contessa Julija Pavlovna Samojlova [Samoyloff], con cui il Pacini ebbe una tormentata relazione. Accuse di plagio, false e ipocrite raccomandazioni a Barbaja, corruzione di giornalisti che emergono chiaramente nelle lettere a Francesco Florimo, sfociati nell’episodio più celebre: i tumulti in occasione del ‘fiasco’ di Norma (26 dicembre 1831, Milano, Scala), fomentata, a detta di Bellini (lettera del 28 dicembre 1831), dalla cabala organizzata dalla nuova amante nobildonna di Pacini, proprio la contessa Samoyloff. Tuttavia la Messa da requiem in memoria di Bellini è una pagina di grande maturità artistica del Pacini e un grande tributo a un illustre collega e concittadino.
Epifanio Comis
Direttore
Diplomato in pianoforte all’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, si è esibito con importanti orchestre in tutto il mondo, suonando
e dirigendo in prestigiosi teatri e sale da concerto: Athenée Roman di Bucarest, Pavel Slobodkin Centre di Mosca, Chankaichek Theatre di Taipei, Concert Hall di Amagasaki, Concert Hall di Kyoto, Symphony Hall di Osaka, Carnegie Hall di New York.
Insigne didatta, è stato chiamato a tenere masterclass pianistiche in università, conservatori e accademie musicali quali la Manhattan School of Music, l’Accademia Chopin di Varsavia, il Conservatoire Royal di Mons, l’Università di Rijeka, l’École Normale de Musique de Paris, l’Universita del North Carolina di Greensboro, la Duke University, la Drew University New Jersey, l’Hunter College di New York, la West Chester University in Pennsylvania, l’Universidad de Nuevo Leon in Messico, l’Università Nazionale di Musica Bucarest, il Conservatorio di Stato di Salonicco e il Conservatorio Čaikovskij di Mosca.
Vari suoi allievi hanno vinto i più rilevanti concorsi pianistici internazionali: Busoni di Bolzano, Queen Elisabeth di Bruxelles, Beethoven di Bonn, Liszt di Budapest, Čaikovskij di Mosca e il Concorso di Ginevra. Per i progetti sulla divulgazione della musica di Rachmaninov è stato insignito nel 2013 del prestigioso “Rachmaninov International Award” al Conservatorio di Mosca. Insegna Pianoforte al Conservatorio “V. Bellini” di Catania, di cui è Direttore; è direttore artistico del Ljubljana Festival International Piano Competition.
Luigi Petrozziello
Maestro del coro
Nato a Napoli, ha compiuto i suoi studi musicali sotto la guida del maestro De Rosa e della pianista Bottai. Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca, vanta un’intensa attività concertistica, sia come solista, sia come collaboratore di vari gruppi da camera.
In qualità di solista ha partecipato a numerosi concorsi, vincendo il 1° Premio Assoluto al Concorso Nazionale Pianistico di Osimo ad Ancona. È stato il fondatore del Trio Cameristico Toscano (flauto, violoncello e pianoforte) con il quale si è brillantemente imposto vincendo, nel 1979, il 2° Premio (1° non assegnato) al Concorso Internazionale di Musica di Stresa. Nel 1986 ha vinto il 1° Premio Assoluto (sezione “Due Pianoforti”) alla nona edizione del Concorso Pianistico Nazionale di Albenga (Savona). Ha dedicato molta della sua attività artistica e professionale alla lirica, lavorando per numerose istituzioni teatrali italiane e internazionali in qualità di maestro sostituto, maestro di sala e palcoscenico, direttore musicale di palcoscenico e maestro del coro. È stato ospite di numerosi festival e manifestazioni internazionali, quali: Festival Internazionale di Marlia, Festival Internazionale Pianistico di Albenga, Todi Festival, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Settimana Musicale Senese, Radio Televisione della Svizzera Italiana, Festival Barocco di Parigi, Festival Internazionale dell’Operetta a Trieste. Ha collaborato con Boris Christoff, Suzanne Danco, Olivia Stapp, Herbert Handt, Helena Obratzova, Fiorenza Cossotto, Domenico Trimarchi.