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22set21:00Da Bellini in poiG. Marcianò direttore / A. Di Giorgio soprano / M. Jota tenore / S. Vasile baritono / Orchestra Sinfonica SicilianaCatania, Villa Bellini, Via Etnea, 29221:00

Dettagli evento

Gianluca Marcianò direttore
Alessandra Di Giorgio soprano
Max Jota tenore
Serban Vasile baritono

Orchestra Sinfonica Siciliana

Vincenzo Bellini
I Capuleti e i Montecchi
Sinfonia

Norma
“Casta Diva”

I Puritani
“Ah! per sempre io ti perdei”

Giuseppe Verdi
Aida
“Celeste Aida”

Il trovatore
“Tacea la notte placida”
“Il balen del suo sorriso”
“Di quella pira”

Giacomo Puccini
Le Villi
“La tregenda”

La bohème
“O soave fanciulla”
“O Mimì, tu più non torni”

Umberto Giordano
Fedora
Intermezzo, Atto II

Andrea Chénier
“La mamma morta”
“Nemico della patria”
“Vicino a te”

In collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana


Note di sala

Acclamazioni ed applausi senza fine al principio, al mezzo ed al termine di ogni atto, come si lesse sulla «Gazzetta privilegiata di Venezia», accolsero I Capuleti e i Montecchi di Bellini (La Fenice di Venezia, 11 marzo 1830). L’opera si apre con una concisa sinfonia che, dal punto di vista formale, può essere ricondotta a una rielaborazione piuttosto libera di una forma-sonata ridotta all’esposizione e alla coda.

Norma, invece, andò incontro, alla prima alla Scala, il 26 dicembre 1831, a un fiasco dovuto anche alla scarsa vena di Giuditta Pasta, che aveva trovato particolarmente difficile la “cavatina” Casta diva, pagina di rara bellezza e di incanto, introdotta dallo splendido a solo del flauto.

Nella cavatina di Riccardo, Ah per sempre io ti perdei, tratta da I Puritani (24 gennaio 1835, al Théâtre Italien di Parigi), l’uomo racconta all’ufficiale puritano Bruno che la sua richiesta di matrimonio presentata al padre dell’amata Elvira è stata rifiutata.

Nella celebre romanza, Celeste Aida, tratta dall’Aida (Il Cairo, 24 dicembre 1871) di Giuseppe Verdi, il capitano delle guardie Radamès esprime sia il suo desiderio di essere indicato, dall’oracolo di Iside, come comandante supremo delle truppe del faraone nell’imminente campagna militare contro l’Etiopia, sia il suo amore per l’eponima schiava etiope alla quale spera di poter ridare la patria e il trono. 

Nella cavatina di Leonora, Tacea la notte placida, tratta dal Trovatore (Roma, Teatro Apollo, 19 gennaio 1853), la donna racconta ad Ines di aver sentito la voce di un trovatore, nel quale riconosce il suo amato Manrico, cantare sotto il suo balcone, mentre nel cantabile, Il balen del suo sorriso, il Conte di Luna elogia la bellezza della donna amata. Infine nella celeberrima cabaletta, Di quella pira, Manrico manifesta la sua volontà di correre in soccorso della madre Azucena. 

La tregenda, che costituisce il secondo tempo dell’intermezzo Le Villi (Teatro Dal Verme di Milano, 31 maggio 1884), è una pagina, al ritmo di tarantella, basata su due temi dei quali il primo rappresenta la ridda delle Villi, mentre il secondo ha un carattere languido.

Il duetto O soave fanciulla, tratto dal primo atto della Bohème di Puccini (Teatro Regio di Torino, 1° febbraio 1896), si segnala per il carattere passionale, mentre una certa malinconia promana O Mimì tu più non torni, tratto dal quarto atto. 

Uno struggente lirismo informa l’Intermezzo di Fedora (Teatro Lirico di Milano, 17 novembre 1898) di Giordano basato sul tema della romanza di Loris Amor mi vieta, come un acceso lirismo contraddistingue la commovente romanza di Maddalena, La mamma morta tratta dall’Andrea Chénier (La Scala, 28 marzo 1896). Se in Nemico della patria Gérard medita sulla sua nuova condizione di servo della violenza e anche della lussuria, Vicino a te s’acqueta è il commovente duetto cantato da Chénier e Maddalena prima di salire entrambi sulla carretta che li porterà al patibolo.

Riccardo Viagrande


 

Gianluca Marcianò

Direttore

Lodato dal The Sunday Times per la sua “direzione d’orchestra immancabilmente teatrale e idiomatica”, è Direttore Principale dell’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e Matera, dell’Orchestra Sinfonica di Stato Armena, Direttore Artistico del Festival di Al Bustan di Beirut e del Chelsea Opera Group.

Originario di Lerici, debutta nel 2006 al Teatro Nazionale Croato di Zagabria. Da quel momento collabora stabilmente con i teatri dell’Opera di Oviedo, Minsk e Lubiana, oltre che nel Regno Unito (English National Opera, Grange Park Opera, Scottish Opera, Opera North e Longborough Opera Festival).

Nel corso della sua carriera, lavora con grande successo con la maggior parte dei più grandi musicisti dei nostri tempo, e dirige rinomate orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Hallé, l’English Chamber Orchestra, la Filarmonica Baltica Polacca, la Filarmonica di Breslavia, la Filarmonica Georgiana, la Tokyo New City Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Bournemouth, la Filarmonia di Oviedo, la Filarmonica Russa della Città di Mosca, la BBC Concert Orchestra, l’Orchestra di Macao, l’Orchestra Sinfonica di Pechino, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra della Toscana.

Dal 2017 al 2019 è Direttore Principale del Teatro Nazionale Serbo di Novi Sad e del Teatro dell’Opera di Minsk.

Fonda il Festival “Suoni dal Golfo” nella sua città natale affacciata sul Golfo dei Poeti, ribattezzato “Lerici Music Festival” nel 2020, di cui è Direttore Artistico. Nel 2017 riceve la cittadinanza onoraria della Città di Lerici per i suoi successi e nel 2018 è insignito del “Premio Pavlova” ed è Ambasciatore di Opera for Peace.
La sua discografia comprende l’album Momento Immobile, registrato per Rubicon Classics, con il soprano Venera Gimadieva e Hallé Orchestra.

 

Alessandra di Giorgio

Soprano

Completati gli studi di pianoforte, si dedica al canto presso la MUHO di Mannheim in Germania nel 2009, perfezionandosi successivamente in Italia.

Si esibisce su grandi palcoscenici internazionali nei principali ruoli del suo repertorio: Tosca, Manon Lescaut, Aida, Madama Butterfly, Un Ballo in Maschera, Cavalleria Rusticana, Macbeth, Norma, Don Carlo, riscuotendo sempre uno straordinario successo sia per la qualità della voce che per le eccezionali doti di presenza scenica.

Vincitrice di numerosi concorsi (Medaglia d’oro Hariclea Darclee, il Vienna International NY Competition), dal 2017 canta a Parigi, Berlino, Düsseldorf, Bayreuth, Bonn, Genova, Cagliari, Catania, Lucca, Basilea, Linz, Vienna, con direttori di chiara fama tra cui: D.Renzetti, S.Ranzani, G.Bisanti, D.Jurowski, E.Mazzola, R.Gianola, A.Pirolli, S.Zilias.

 

Max Jota

Tenore

Perfezionato i suoi studi musicali presso lo “Studio Opera Toscano LTL”, all’Accademia Lirica Internazionale di Osimo, alla Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale di Bologna e all’Università Federale della Paraiba in Brasile.

Nel 2014 è riconosciuto dalla rivista inglese Opera Britannia tra i migliori interpreti maschili a livello mondiale per il suo debutto nel ruolo del titolo dell’opera Les Contes d’Hoffmann di Offenbach al Teatro Verdi di Pisa.

Nella stagione 2022 riceve il “Judita Award” per la sua performance di Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra di Verdi al Summer Festival di Spalato.
Tra i vari riconoscimenti ricevuti: il Primo Premio al Concorso Internazionale Voce Lirica di Castrocaro, il Premio “Miglior Interprete di Riccardo Zandonai” al Concorso di Riva del Garda, il Premio “Miglior Interprete di Antonio Carlos Gomes” al Concorso Internazionale Maria Callas di San Paolo in Brasile.

Debutta nei teatri di tutto il mondo nei ruoli di Hoffmann in Les Contes d’Hoffmann, Renato Des Grieux in Manon Lescaut, Calaf in Turandot, Mario Cavaradossi in Tosca, Pinkerton in Madama Butterfly, Rodolfo ne La Boheme, Turiddu in Cavalleria Rusticana, Don José nella Carmen, Enzo Grimaldo ne La Gioconda, Riccardo in Un Ballo in Maschera, Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra, Macduff in Macbeth, Ismaele nel Nabucco Alfredo Germont ne La Traviata, il Duca di Mantova nel Rigoletto, Creonte in Edipo Re, Edgardo di Ravenswood in Lucia di Lammermoor.

 

Serban Vasile

Baritono

Baritono rumeno nato a Bucarest, è considerato tra i nomi più autorevoli della sua generazione.

Debutta in importanti teatri come New York Metropolitan Opera, Amsterdam Opera, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Israel Opera, Cairo Opera.
Nel 2010 si laurea presso l’Università Nazionale della Musica di Bucarest, con una specializzazione in “Vocalità del baritono nella partitura verdiana”, sotto la guida di Eleonora Enǎchescu.

Nello stesso anno vince il concorso AsLiCo, al quale fanno seguito una serie di debutti in ruoli celebri con direttori come James Levine, Daniele Gatti, John Nelson, Dan Ettinger, David Crescenzi e in produzioni firmate da Robert Carsen, David McVicar, Stefano Poda, Henning Bruckhaus. Nel 2011 rappresenta la Romania alla “BBC Cardiff Singer of the World”.

Interpreta i ruoli di Posa in Don Carlo, il Conte di Luna ne Il Trovatore, Ford in Falstaff, Giorgio Germont ne La Traviata, Onegin in Evgenij Onegin, Guglielmo in Così Fan Tutte, Giovanni in Don Giovanni, Dandini in La Cenerentola, Figaro ne Il barbiere di Siviglia, Valentin in Faust, Alfonso ne La Favorita, Lord Enrico Ashton in Lucia di Lammermoor.

Sotto la direzione del maestro Riccardo Muti, debutta in Macbeth e nel 2023 nel ruolo di Renato ne Un Ballo in Maschera.