
Orario
(Domenica) 21:00
Dettagli evento
Composizioni originali e improvvisazioni jazz per solisti, ensemble varie e jazz band a cura delle classi di strumenti a fiato, musica d’insieme, musica jazz e composizione Calamus Clarinet Ensemble Carmelo Dell’Acqua
Dettagli evento
Composizioni originali e improvvisazioni jazz per solisti, ensemble varie e jazz band a cura delle classi di strumenti a fiato, musica d’insieme, musica jazz e composizione
Calamus Clarinet Ensemble
Carmelo Dell’Acqua – Nicolò Impallomeni – Giovanni Rabbito – Marco Ferrera – Francesco Scacco – Alfio Adamo Tomasello – Luisa Cariola – Leandro Spitale – Natale Tomarchio – Dorota Maria Lombardo – Francesco Greco – Fabio Signorello – Concetto Scuderi – Gabriele Pasqualini – Marta Romeo – Chiara Sgroi – Aurelio D’Arrò – Santi Sebastiano Cantali – Salvatore Sapienza – Michela Duca – Cecilia Raunisi – Salvatore Emanuele Puglisi
Jazz Sextet
Giovanni Morello tromba
Daniele Limpido sax soprano e sax alto
Francesco Cerra chitarra
Enrico Caruso pianoforte
Claudio Ursino contrabbasso
Alfio Liberto batteria
Programma:
Roberto Martinelli
Canzone (2023)
Ninna Nanna (2023)
Italian Brass Band
Salvatore Distefano direttore
Programma:
Yuri Furnari
Il velo delle illusioni (2023)
Ispirato alla Cabaletta “Suoni la tromba” da I Puritani
Calamus Clarinet Ensemble
Programma:
Marina Leonardi
(Catania, 1970)
“Bellini… de plano” (2023)
per ensemble di clarinetti
Prima esecuzione assoluta (5 min. ca)
Giovanni Nicosia
Caltagirone, Catania 1994)
“With other eyes” (2023)
per ensemble di clarinetti
Prima esecuzione assoluta (5 min. ca)
Marco Cernuto/Luigi Chiovetta
(Catania, 1984) (Nicosia, Enna, 1998)
A Bit More Brave (2023)
per ensemble di clarinetti e live electronics
Prima esecuzione assoluta
Renato Messina
(Siracusa, 1968)
Supervisione tecnico-artistica
(5 min. ca.)
Musiche di Marina Leonardi e Roberto Martinelli (docenti)
Yuri Furnari e Giovanni Nicosia (studenti classe di Composizione)
Marco Cernuto/Luigi Chiovetta (studenti classe di Musica Elettronica)
In collaborazione con Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania
Note di sala
“Suoni la tromba, e intrepido” – l’incipit del celeberrimo duetto per due bassi che suggella il secondo atto dei Puritani – è anche il titolo di un prezioso, inedito excursus che prende spunto da materiale tematico belliniano per esplorarne le potenzialità nell’ambito di due settori – la musica jazz ed elettronica – che solo nell’arco dell’ultimo mezzo secolo hanno ‘riscoperto’ il repertorio lirico come serbatoio inesauribile di standard ben noti al grande pubblico. È una finestra aperta verso la postmodernità, che non subisce il vincolo di barriere nell’ampliare i limiti del processo compositivo.
Il palcoscenico diventa così luogo di incontro tra l’antico e il contemporaneo, punto di sutura tra ciò che è stato e ciò che è: nelle geometrie variabili con cui si alternano solisti e una jazz band, ensembles di varia formazione scaturiti dal lavoro svolto dalle classi di strumenti a fiato, musica d’insieme, jazz e composizione del Conservatorio “V. Bellini” di Catania. Allo stesso modo sul leggio si alternano le partiture cui attendono docenti e alcuni studenti, eccellenze dell’istituzione di alta formazione musicale etnea: Marina Leonardi e Roberto Martinelli tra i primi, Yuri Furnari, Giovanni Nicosia, Marco Cernuto e Luigi Chiovetta tra i secondi, in un mix esplosivo, tutto da scoprire.

Marina Leonardi
Marina Leonardi
Bellini… de plano (2023)>
per ensemble di clarinetti
Bellini… de plano, dedicato al Càlamus clarinet ensemble, è un omaggio al Cigno catanese: frammenti che riecheggiano in un gioco di luci e ombre, nascondendosi e rivelandosi in una trama con armonie a tratti disattese.
Ritagli, pezzi di un puzzle da riordinare nella mente, o da lasciare fluttuare nel gioco della memoria.

Yuri Furnari
Yuri Furnari
Il velo delle illusioni
Musica di Yuri Furnari, 15 agosto 2023
La cabaletta «Suoni la tromba e intrepido» emerge come un appassionato appello all’azione e, nel contesto di questa composizione intitolata Il velo delle illusioni, offre una lente attraverso la quale esaminare il persistente ciclo di errori che segna il destino dei siciliani. Il brano si propone di esplorare la connessione tra il tempo di Bellini e la realtà attuale, dove i problemi irrisolti della Sicilia, nonostante le innumerevoli ribellioni, persistono come un nodo intricato. Nel cuore di questo dilemma, troviamo il siciliano che si illude e che illude, intrappolato in un ciclo di promesse vuote e speranze non realizzate. Un essere umano stanco, quasi rassegnato, che si ostina a credere che nulla cambierà mai, convinto della propria perfezione immutabile.
Eppure, come una luce nella notte, emerge l’intrepido, ergendosi contro l’apatia, portando con sé la speranza che il siciliano possa finalmente abbracciare il cambiamento tanto necessario.

Giovanni Nicosia
Giovanni Nicosia
With other eyes (2023)
per ensemble di clarinetti
Il concetto di With other eyes sottolinea la capacità di cambiare la nostra prospettiva e il nostro punto di vista sulla musica nel corso del tempo, in risposta a vari fattori influenti.
Questa affermazione ci incoraggia a esplorare la musica come un medium in continua trasformazione che ci offre l’opportunità di vedere e ascoltare il mondo con occhi e orecchie nuove, arricchendo così la nostra esperienza umana.
Il pezzo è stato pensato e scritto per il Càlamus clarinet ensemble.

Luigi Chiovetta
Marco Cernuto
Renato Messina
Marco Cernuto, Luigi Chiovetta, Renato Messina
A Bit More Brave (2023)
per ensemble di clarinetti e live electronics
Opera, Jazz e Musica Eletronica.
A Bit More Brave esemplifica quella compenetrazione di stilemi e impasti strumentali, acustici ed elettronici, tratto caratteristico della sperimentazione compositiva contemporanea. Una singolarità multiforme che emerge dallo stesso processo di sintesi che ha definito stilisticamente la nascita dei linguaggi a cui si ricollega. Il jazz delle origini, con la frequentazione dei repertori della tradizione operistica e melodrammatica da parte delle prime jazz band degli anni Trenta, da un canto, e la popular music, d’altro canto, con le iconiche sonorità del rock, definite dall’uso di distorsori e di un’ampia effettistica elettronica.Un gioco mimetico di scambi e richiami, reso possibile dalla camaleontica agilità del clarinetto e del Calamus clarinet ensemble a cui il pezzo è dedicato.
Ensemble di clarinetti Càlamus
L’ensemble Càlamus è formato da musicisti siciliani.
Il direttore musicale è Carmelo Dell’Acqua.
I componenti del gruppo hanno seguito corsi di perfezionamento con Richard Stoltzman, Antony Pay, Karl Leister, Gervase de Peyer, Andrew Marriner, Alfred Prinz, Giuseppe Garbarino, Ciro Scarponi, Alessandro Carbonare, Fabrizio Meloni, Calogero Palermo, Vincenzo Paci, Antonio Capolupo, Giovanni Punzi, fanno parte di altre formazioni cameristiche e sono vincitori di vari concorsi nazionali ed internazionali.
L’ensemble ha partecipato ad importanti rassegne e produzioni musicali in diverse città italiane e ha suonato anche al VI European Clarinet Festival di Camerino (Macerata, Italia), all’ Internationales Jugend Musik Festival nei castelli di Heldburg e di Tambach nel Rodachtal in Germania, al Festival Het Swik presso il Kielzog Theatre Kunstencentrum di Hoogezand-Sappemeer in Olanda, all’Internationales ClarinetFest di Oostende in Belgio, al Gran Canaria International Clarinet Festival presso il Teatro de Culturas di Arinaga e all’XI European Clarinet Congress presso l’Academy of Music Krzysztof Penderecki di Cracovia in Polonia.
Ha presentato in prima esecuzione assoluta composizioni di: Fabio Alessi, Alberto Alibrandi, Angela Arcidiacono, Marco Betta, Massimo Carlentini, Roberto Carnevale, DerStringmitO, Andrea Ferrante, Marcello Filotei, Paolo De Gaspari, Marina Leonardi, Michele Mangani, Giovanni Mattaliano, Fabio Mengozzi, Giovanni Nicosia, Giuseppe Rapisarda, Luciano Santonocito, Giancarlo Scarvaglieri, Joe Schittino, Luciano Maria Serra, Antonino Scorsone, Letizia Spampinato, Paolo Vivaldi.
Nel 2005 ha eseguito Company di Philip Glass nella nuova versione per ensemble di clarinetti realizzata da Thomas Lawrence Toscano: il brano è stato concertato ed eseguito per la prima volta nel corso di un incontro con il celebre compositore americano.
Nel 2008 l’ensemble ha preso parte alla realizzazione della colonna sonora di Paolo Buonvino per la serie televisiva “Il commissario Manara” prodotto e trasmesso da RAI 2. Nel 2019 ha suonato alcuni brani tratti da Tierkreis di Karlheinz Stockhausen nella versione realizzata per clarinetto solista ed ensemble di clarinetti da Michele Marelli.
L’ensemble Calamus ha collaborato con: Paolo Beltramini, Antonio Capolupo, Radovan Cavallin, Paolo De Gaspari, Andrea Fallico, Corrado Giuffredi, Manuel Jodar, Michele Marelli, Andrew Marriner, Fabrizio Meloni, Gabriele Mirabassi, Vincenzo Paci, Nicolai Pfeffer, Giovanni Punzi, Milan Rericha e Capriccio Clarinet Orchestra (NL).
Esecuzioni dell’ensemble sono state trasmesse da: Rai International, Rai 3, Filodiffusione Nazionale, Radio Vaticana, Mittel Deutscher Rundfunk.
Il repertorio, sia originale che in trascrizioni, comprende composizioni dal medioevo alla musica contemporanea intercettando anche brani di musica etnica e jazzistica. Le trascrizioni, realizzate da Marco Monitto, sono pubblicate da MDS-Edition, Ebensee (Austria) e da SMP Press Emeryville, (California).
Nel 2015 l’ensemble Càlamus ha rappresentato l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania all’EXPO di Milano.
L’ensemble ha inciso per la Suvini-Zerboni, City Record, RaiTrade.