Gli appuntamenti programmati nella settimana al Cortile Platamone: “Suoni la tromba, e intrepido”… “I Puritani” e news (domenica 24 settembre); La “Divina”: omaggio a Maria Callas (lunedì settembre); La notte e il sonnambulismo: incontro virtuale con Amina (venerdì 29 settembre).
Inedite, e perciò tanto più interessanti, sono le proposte sperimentali che il Conservatorio di Catania ha approntato per la terza edizione del Bellini International Context, il festival itinerante promosso dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo Sport e Spettacolo.
Tre i focus – sui Puritani, su Sonnambula e sul centenario della Callas – che saranno ospitati rispettivamente il 24, 24 e 29 settembre al Cortile Platamone. Gli spettacoli, previsti per le ore 21:00, si svolgeranno, come anticipato, nel Palazzo della Cultura (ex Platamone), più esattamente nello spazio en plein air della Corte intitolata all’attrice Mariella Lo Giudice.
Sono appunto progetti inediti, configurati nel segno della commistione di generi musicali e multimedialità, a partire da “Suoni la tromba, e intrepido”…I Puritani e news (24 settembre), che impiega un organico nutrito: il Calamus Clarinet Ensemble, il Jazz Sextet e l’Italian Brass Band diretta da Salvatore Distefano. Si tratta di composizioni originali e improvvisazioni jazz per solisti, ensemble vari e jazz band, a cura delle Classi di Strumenti a fiato, Musica d’insieme, Musica jazz e Composizione. “Suoni la tromba, e intrepido” – l’incipit della pagina che suggella il secondo atto dei Puritani – è anche il titolo di questo prezioso excursus che prende spunto da materiale tematico belliniano per esplorarne le potenzialità nell’ambito di due settori – la musica jazz ed elettronica – che solo nell’arco dell’ultimo mezzo secolo hanno ‘riscoperto’ il repertorio lirico come serbatoio inesauribile di standard ben noti al grande pubblico. È una finestra aperta verso la postmodernità, che non subisce il vincolo di barriere nell’ampliare i limiti del processo compositivo.
Il palcoscenico diventa così luogo di incontro tra l’antico e il contemporaneo, punto di sutura tra ciò che è stato e ciò che è: nelle geometrie variabili con cui si alternano solisti e una jazz band, ensembles di varia formazione scaturiti dal lavoro svolto dalle classi di strumenti a fiato, musica d’insieme, jazz e composizione del Conservatorio. Allo stesso modo sul leggio si alternano le partiture cui attendono docenti e alcuni studenti, eccellenze dell’istituzione di alta formazione musicale etnea: Marina Leonardi e Roberto Martinelli tra i primi, Yuri Furnari, Giovanni Nicosia, Marco Cernuto e Luigi Chiovetta tra i secondi, in un mix esplosivo, tutto da scoprire.
La “Divina”: omaggio a Maria Callas (25 settembre) è un dialogo virtuale con il soprano ‘massimo’ di cui ricorre il primo secolo dalla nascita. Si prevedono ascolti originali e interventi musicali degli studenti delle classi di Canto e di Musica Elettronica. Presentazione e guida all’ascolto di Giuseppe Montemagno. Sul palco Stefano Sanfilippo al pianoforte, il Bellini Laptop Ensemble e gli studenti del Corso di Musica elettronica; la revisione tecnico-artistica è di Renato Messina.
Maria Callas non è stata solo il più grande soprano di tutti i tempi: è stata un’interprete leggendaria, una rivoluzionaria protagonista delle scene teatrali, un’icona del Novecento. Nell’arco della sua folgorante carriera, Bellini ha occupato un posto di assoluto rilievo, considerato che è stata interprete di riferimento di quattro suoi capolavori (Il pirata, La sonnambula, Norma e I Puritani) e che di Norma rimane interprete di riferimento. La serata, che fonde approfondimento e musica, propone alcune esecuzioni di repertorio della Callas in cui la voce del soprano, estrapolata tramite mezzi informatici dalla versione strumentale originale, rivive in tutta la sua purezza timbrica ed espressiva.
Celebri edizioni storiche si intrecciano con nuove interpretazioni strumentali ed elettroniche, in un dialogo essenziale e raccolto sulla bellezza intramontabile della Divina. In una misteriosa alchimia sonora, «la voce sua soave» sarà un po’ quella di Maria Callas, un po’ quella di Vincenzo Bellini, un po’ quella che costruiremo noi, qui e oggi.
“La notte e il sonnambulismo”: incontro virtuale con Amina (29 settembre) comporta esplorazioni sonore, coreografie e arrangiamenti di arie dalla Sonnambula di Bellini per voce ed ensemble di percussioni a cura degli studenti delle classi di Canto, Strumenti a percussione e Musica elettronica. Il progetto declina uno dei temi cari al Romanticismo. Da Bellini a Wagner, dalla Sonnambula fino a Tristan und Isolde. La notte infatti non è un momento buio, cupo, senza luce: è piuttosto il tempo lungo del disvelamento, della verità del sentimento, di certezze emozionali ed esistenziali che il giorno provvederà a dissipare e spazzar via, lasciando spazio alle miserie quotidiane.
Sin dal Pirata (“O sole, ti vela di tenebre oscure” grida Imogene quando cade negli abissi della follia), Bellini esplora questo tema, che diventerà asse portante della sua drammaturgia: negli incontri furtivi di Giulietta e Romeo, nel vagare di Amina tra il sonno e la veglia, nella preghiera alla luna di Norma, fino al ritrovarsi di Arturo ed Elvira, nell’ultimo atto dei Puritani, quando la tempesta cede il passo al mutuo riconoscimento, al rifiorire inatteso, inaspettato del perduto amore.
Il sonnambulismo è tema rivoluzionario, in quel 1831 in cui Bellini affronta una patologia – perché tale viene considerata – che era stata di recente scoperta tra i malati di mente dell’ospedale della Salpetrière di Parigi. È uno stato di alterazione mentale che allontana dalla realtà e fa precipitare chi ne soffre in una condizione di trance in cui rischia di venire a galla la verità: ne era già ben consapevole Shakespeare – e dopo di lui Verdi – che al sonnambulismo di Lady Macbeth dedica una delle scene più soggioganti della storia del teatro. Da un originale coreografico francese, Romani e Bellini cavano un testo che per ben due volte mette in scena la protagonista, Amina, in preda al sonnambulismo: nei finali dei due atti, vertice della complessa drammaturgia di primo Ottocento.
La notte e il sonnambulismo risvegliano l’attenzione su Amina, con cui si consumerà un incontro virtuale: esplorazioni sonore, coreografie e arrangiamenti dal capolavoro belliniano per voce e percussioni, a cura degli studenti delle classi di canto, strumenti a percussione e musica elettronica del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, con la partecipazione di alcuni danzatori. Tratte da Bellini, le musiche sono firmate da Giovanni Ferrauto, docente di composizione dell’istituzione musicale catanese, e da Simone Zappalà, allievo del biennio di composizione.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti. Info www.bellinicontext.it e www.visitsicily.info