Skip to main content

Il progetto rientra nellambito del Bellini International Context, promosso dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo

La Voce del più grande soprano di tutti i tempi risuonerà in purezza, estrapolata dallaccompagnamento strumentale, grazie ad una sofisticata tecnica dingegneria acustica.

Testo e drammaturgia sono di Roberto DAlessandro. Sul palco lEnsemble di Musica Civica con lattore Giampiero Mancini e il trio formato dal violinistaMarcello De Francesco, il violoncellista Luciano Tarantino e il pianista Donato Della Vista

CATANIA Maria Callas nasceva cento anni fa a New York. Il suo binomio con Vincenzo Bellini si è tradotto in un legame indissolubile, che rivive nellascolto di interpretazioni inarrivabili: Norma, Amina in Sonnambula, Imogene nel Pirata, Elvira nei Puritani. Il Cigno etneo, nonostante il repertorio vastissimoaffrontato dalla Divina, fu da lei prediletto e amato su tutti. Il primo centenario callassiano della nascita, che il mondo celebra adogni latitudine, non poteva dunque non trovare speciale e solenne rispondenza nellambito del Bellini International Context, promosso dalla Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo.

E il Bic sottolinea la ricorrenza con uno spettacolo incentrato sulla vita e la personalità umana ed artistica del soprano più grande della Storia. Sarà lei, mitica cantattrice, la protagonista del terzoappuntamento di Un Bellini sil vous plaît!, il ciclo di approfondimenti con musiche e momenti conviviali, che tanto successo sta riscuotendo allinterno del variegato programma delBic, accanto alla serrata programmazione di opere, concerti e spettacoli improntati alla contaminazione di stili e generi.


L
a rassegna cura infatti anche la riflessione storico-critica, in un contesto che adotta la formula dellincontro culturale arricchito dallintrattenimento musicale con aperitivo finale. Il format èrealizzato dal Bic in collaborazione con lUniversità degli Studi di Catania e il Conservatorio di Musica Arcangelo Corelli di Messina.

Ad introdurre saranno le docenti di musicologia Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara, attive presso il DISUM dellateneo catanese. Titolo dellevento, fissato per giovedì 28 settembre alle ore 19:00, è Vissi darte, vissi per Maria. Omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita. Il progetto è affidato ancora una volta ad artisti di chiara fama. Testo e drammaturgia sono di Roberto DAlessandro. Sul palco lEnsemble Musica Civica, con lattore Giampiero Mancini e il trio formato da Marcello De Francesco (violino), Luciano Tarantino (violoncello), Donato Della Vista (pianoforte). E su tutto la Voce di Maria Callas. Il suo canto libero e liberato dallaccompagnamento strumentale risuonerà in sala grazie allelaborazione di Angelo De Cosimo, esperto sound engineer.

Attraverso una sofisticata tecnica dingegneria acustica e di estrapolazione della voce, lo spettacolo consente di ascoltare la voce del soprano con il trio che suona dal vivo in perfetta sincronia. Un esperimento unico di isolamento della voce per far rivivere le emozioni di un timbro indimenticabile, di un virtuosismo canoro mai visto prima. La scelta è caduta su arie celeberrime, che restituiscono, come in un prisma, le sfaccettate e infinite capacità dellartista greca di declinare da par suo le diverse stagioni del melodramma, il belcanto e non solo. Vissi darte, vissi per Maria parte anzi dalla giovane scuola: Giacomo Puccini, di cui verranno riproposte limpetuosa Tosca (appunto Vissi darte) e lingenua Cio Cio San  (Un bel dì vedremo da Madama Butterfly), e a seguire Umberto Giordanocon lappassionata Maddalena di Coigny (La mamma morta da Andrea Chénier). Una finestra anche sul Verdi più maturo con la delicata Desdemona di Otello (Ave Maria). Con il suggello di Casta diva, la preghiera di Norma che apre uno dei grandi capolavori di Vincenzo Bellini e che nella interpretazione di Maria Callas è la più ascoltata al mondo.

Mentre risuoneranno le esibizioni della cantante, in scena ci sarà Bruno, il suo maggiordomo, interpretato da Giampiero Mancini, che svelerà i segreti, gli amori e il dietro le quinte del soprano.

Bruno prende servizio presso casa Meneghini a Milano, nel febbraio 1953, quando Maria ha trentanni ed è bella come una dea greca. Fu un fedele servitore, rinunciando ad una vita propria, imparando a servire, assistere, proteggere la donna che amò profondamente Meneghini, perse la testa per Onassis, si innamorò di Pasolini e non fu mai felice.

Nonostante la ferrea disciplina, la severità e la tenacia instancabile, Bruno sa che Maria è una persona fragile e diversa dal personaggio che la critica dipinge.

Non è la diva contesa da tutti i teatri, non è la superba, ambiziosa e capricciosa artista che si descrive, non è la Medea delle sue interpretazioni indimenticabili: è tuttaltro quello che gli occhi di Bruno vedono negli occhi di lei, troppo spesso pieni di dolore e lacrime, quello che le sue orecchie sentono quando Madame, come lui la chiama, piange la perdita del figlio cui è costretta a rinunciare per amore di Aristo, Aristotele Onassis.

Al racconto di una vita breve, dato che Maria Callas visse solo 54 anni e oggi ne avrebbe compiuti 100, è abbinato lascolto delle arie che l’hanno resa uno spartiacque tra il prima e il dopo.

Lingresso è libero fino ad esaurimento di posti. Info: www.bellinicontext.it  e www.visitsicily.info