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Il  Bellini International Context, promosso e organizzato dalla Regione Siciliana, realizza questo ciclo in partnership con l’Università di Catania e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini. Le conversazioni sono affidate ai musicologi Luca Zoppelli, Emanuele Senici, Graziella Seminara e Giulio D’Angelo.

CATANIA –   Quando la musicologia si fonde alla convivialità, senza per questo rinunciare al rigore storico e filologico: è questa la visione cui s’impronta il ciclo Un Bellini, s’il vous plaît!  che – già nel  titolo – ammicca al cocktail che prende il nome dal musicista. Un approccio innovativo e multidisciplinare, com’è  nelle corde e nello spirito del Bellini International Context, ricco e variegato cartellone in cui la musica si sposa alle altre arti e trova altresì spazio per gli approfondimenti più  aggiornati sugli studi belliniani.

“Un Bellini s’il vous plaît!” è un  format che fonde appunto l’incontro culturale alla formula e al rito aggregante del concerto-aperitivo. L’Università di Catania partecipa così al Context belliniano promosso dalla Regione Siciliana, in partnership con importanti istituzioni artistiche e culturali dell’Isola. L’ateneo catanese contribuisce in particolare attraverso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, in cui hanno sede la Fondazione Bellini e il Centro Studi Belliniani. E sono le docenti di musicologia Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara a coordinare il ciclo che sarà ospitato  al  Teatro Sangiorgi, alle ore 19, per quattro giovedì consecutivi. I primi tre proporranno interviste  impossibili, costruite da insigni studiosi per mettere in prima piano le eroine belliniane:  a dialogo con Norma insieme a Luca Zoppelli (8 settembre), con Amina insieme a Emanuele Senici  (15 settembre),  con Giulietta insieme a Graziella Seminara (22 settembre). Gli interventi musicali di queste tre serate saranno  a cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania, per rievocare le arie delle protagoniste evocate.
Le figure femminili sono invero  centrali in tutte le opere di Bellini e la loro delineazione rivela la straordinaria capacità di introspezione psicologica del compositore di Catania. E tuttavia Bianca, Imogene, Alaide, Zaira, Giulietta, Norma, Amina, Beatrice ed Elvira sono profondamente diverse l’una dall’altra ed è perciò differente la loro declinazione drammatico-musicale. Affrontare questi personaggi nella loro singolarità e al tempo stesso nella loro complessità consente di problematizzarne il profilo psicologico e umano, strettamente intrecciato con il loro trattamento vocale, e di leggerle alla luce della drammaturgia delle relative opere.
Il quarto appuntamento è invece un tributo all’arcade Jacopo Vittorelli, insieme a Metastasio, il più famoso dei poeti italiani fra Settecento e Ottocento.  Di lui  verrà analizzata l’anacreontica “Guarda che bianca luna!” che ha attratto la fantasia di oltre quaranta compositori, incluso il nostro Vincenzo Bellini. Un progetto di  Giulio D’Angelo, cge interverrà in veste di relatore, mentre l’intrattenimento musicale è qui affidato al soprano Angela Nisi, al tenore  Max Jota, al baritono Salvatore Grigoli, con Maria Concetta Damigella al flauto e Donato Della Vistaxal pianoforte (29 settembre).
Le conversazioni saranno affidate ad insigni musicologi. Luca Zoppelli è professore di Musicologia all’Università di Friburgo. È condirettore dell’edizione critica degli Opera omnia di Bellini, promossa da casa Ricordi, e ha curato con Alessandro Roccatagliati l’edizione critica di Sonnambula (Milano, Ricordi, 2009). Ha dato un contributo fondamentale agli studi teatrologici con il volume L’opera come racconto (Venezia, Marsilio, 1994), nel quale analizza le valenze narrative del teatro musicale europeo dell’Ottocento.
Emanuele Senici è professore ordinario di Musicologia all’Università di Roma La Sapienza. Le sue ricerche vertono sull’opera italiana dell’Ottocento, sulla teoria e la storiografia dell’opera, con particolare attenzione alle questioni di genere e gender, e sull’opera in video. Tra le sue più importanti monografie Landscape and Gender in Italian Opera: The Alpine Virgin from Bellini to Puccini (Cambridge, Cambridge University Press, 2005) e il recente Music in the Present Tense: Rossini’s Italian Operas in Their Time (Chicago, University of Chicago Press, 2019).
Graziella Seminara è professore associato di Musicologia all’Università di Catania. Dirige il Centro Studi Belliniani, centro di ricerca dell’Università di Catania, ed è condirettore, con Maria Rosa De Luca, del «Bollettino di Studi Belliniani», rivista musicologica di fascia A. Ha curato l’edizione critica dei Carteggi di Bellini e sta curando l’edizione critica dell’opera Bianca e Fernando nell’ambito del progetto di edizione degli Opera omnia di Bellini promosso da Casa Ricordi.
Giulio D’Angelo è docente di ruolo di Storia ed Estetica Musicale del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste. Collabora a produzioni teatrali, televisive e di balletto e  con riviste e testate giornalistiche in Italia, Francia e in Ungheria. È stato per oltre trent’anni consulente musicale dei Solisti dauni: per questo importante gruppo da camera si è occupato particolarmente dei Teatri possibili, festival di teatro musicale cui l’Associazione Critici musicali italiani ha conferito il Premio Abbiati 2005. Insieme a Paolo Troian ha curato la pubblicazione Giuseppe Verdi. La musica vocale da camera nelle prime edizioni .
Al termine di ogni evento sarà offerto un aperitivo nel foyer. Info: bellinicontext.it

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